Al mio sire
“Quando cavalco attraverso i prati il mio cuore vagabonda nel mattino denso di brume.
Sento le peste della tua andatura nel gran silenzio verde.
Dalle froge fumiga il tuo respiro mentre la criniera ha un fremito di vento. Allento le redini e premo leggermente i tuoi fianchi e rispondi generoso col tuo splendido galoppo verso la linea perduta dell’orizzonte.
Guardo l’immenso cielo e fondendomi con te mi sento il padrone del mondo.”
G.F. Gonzaga